
Per la seconda intervista abbiamo avuto il piacere di parlare con Lello Abate, attore, cantate, docente di recitazione e canto e produttore di spettacoli teatrali.
Parlaci un po’ di voi?
La Medina nasce da una naturale evoluzione del lavoro mio e di Barbara, (ndr Barbara Rendano) che dal palco e dalle tournée siamo passati dall'altra parte, dietro le quinte, in regia – per usare un’espressione in tema. Ci siamo affacciati al mondo della produzione teatrale e di musical, affiancata dall'attività di insegnamento all’officina della Voce, scuola che dal 2011 ci da grandi soddisfazioni a Roma
Il teatro una passione o un lavoro?
Il Teatro è sempre solo una passione. E’ quello il motore che fa in modo che poi diventi anche il tuo lavoro. E’ un lavoro – a differenza di quello che può sembrare – molto duro, fatto di sacrifici e con cui certamente non ci si arricchisce. Ma siamo “malati” di un male incurabile che ci tiene, in un modo o nell'altro, sempre a contatto con il palcoscenico.
Visto dalla parte di chi a teatro ha messo anima, cuore, passione, e non solo, cosa andrebbe cambiato nel teatro Italiano?
Sicuramente il sistema. È una lobby che favorisce sempre i soliti noti, che con scambi fra
teatri e teatri favorisce le tournée di chi ha da offrire in cambio qualcosa a discapito di chi non ha questa forza pur proponendo un prodotto di qualità E in secondo luogo sicuramente il regime
fiscale e contributivo, che è troppo pesante.

Avete prodotto grandi spettacoli, con grandi artisti, cosa vi è rimasto di quelle esperienze?
Ogni spettacolo ci ha insegnato qualcosa, nel bene e nel male; ogni produzione è un bagaglio che ci portiamo dietro gelosamente. E poi sempre tanta adrenalina e tanti ricordi indelebili. Ma anche tanta, tanta fatica!
La logica e la consapevolezza hanno avuto il sopravvento sull'amore per il teatro?
Purtroppo hanno dovuto, negli ultimi tempi, affiancarsi. I tempi che stiamo vivendo ci obbligano a fare molte considerazioni che esulano dalla passione per il teatro, quando si valuta l’opportunità di avviare una nuova produzione.
Per concludere, la vostra ricetta, per dare un nuovo slancio al teatro in Italia.
Onestà, qualità e aria nuova.